E’ dura, ma ne vale la pena.
In questo periodo escono le guide e questo comporta, per noi che teniamo sempre a far del nostro meglio, un po’ di apprensione.
Con grande soddisfazione possiamo dire che anche per quest’anno è andata bene nel senso che abbiamo mantenuto le posizioni dell’anno precedente con la riconferma dei “Tre Gamberi” nella guida Gambero Rosso e della “Chiocciola” in quella delle Osterie d’Italia di Slow Food.
Che dire? Meglio di così non poteva andare.
Intanto un nostro caro amico che ci tiene la “contabilità dei gamberi” ha inteso, come è suo solito, interpretare la cosa con un pizzico di piacevole ironia (vedere qui sotto):
Ecco anche la foto del momento della premiazione a Roma (da notare la presenza, in qualità di mascotte, della gamberina Mariachiara).
Noi, di nostro, aggiungiamo che in quanto a “chiocciole” ne abbiamo già collezionate ben 13 (dal 1999 ininterrottamente).
Pescare i gamberi e raccogliere lumache: sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando queste consuetudini erano la normalità dalle nostre parti e non solo.
Quest’anno la Chiocciola di Slow Food la ritireremo direttamente, a Torino, dove da giovedì prossimo si terrà il Salone del Gusto e Terra Madre e dove siamo stati chiamati a cucinare nell’ambito di uno dei tanti eventi previsti in questa grande kermesse: le Osterie dell’Alleanza dei cuochi di Terra Madre, di cui Giuliana fa parte.
Senza tema di esagerazione si può dire che quello che avviene a Torino in questi giorni non ha eguali nel resto del mondo e noi siamo orgogliosi di farne parte attiva.
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