E' andato recentemente in onda sulla rubrica televisiva del Tg2Eat Parade-Rai 2 un bellissimo servizio che ci ha visto protagonisti.
Come già avviene da diversi anni, la nostra cucina primaverile sale all'attenzione dei media (giornali e rubriche televisive a tema gastronomico) grazie al sempre crescente interesse e alla curiosità nei confronti di questa convincente interpretazione della vecchia cucina montanara dell'Alto Savio.
Se anni fa poteva sembrare anacronistica o non più proponibile, oggi finalmente si può affermare senza mezzi termini che la cara vecchia cucina, praticata dai nostri predecessori spesso più per necessità che per piacere, nulla ha da invidiare all’attuale cucina ricca, fantasiosa e in continua evoluzione.
Se la televisione e la stampa di settore si soffermano oggi su questo interessante recupero delle pratiche tradizionali (di cucina, ma non solo), riteniamo, con modestia, di essere stati fra quei pionieri che hanno cercato di mantenere il contatto con la vera cucina di questi luoghi. Cucina spesso fatta di erbe, fiori, funghi, frutti o altri prodotti scelti e raccolti direttamente in natura con la competenza dovuta alla “sapienza popolare”, patrimonio di tradizioni che si tramandavano di generazione in generazione.
Ecco perché secondo noi è giusto che si continui su questa strada. E’ una maniera per mantenere in vita un mondo che non c’è più, un mondo che a suo modo si poteva definire “sostenibile”, privo di superfluo e di sprechi, che ci deve servire come punto di riferimento per cercare di “regolare” la velocità del nostro progresso.
Tg2 Eat Parade del 14/05/2010
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