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Tortelli sulla lastra
Popolarissimi nell’alta valle del Savio, sono così chiamati perché cotti su una lastra di pietra arenaria, ottima per distribuire uniformemente il calore.
Fino ad alcuni decenni fa costituivano un pasto completo, non richiedendo companatico ma solo un bicchiere di vino. Di origine contadina, dove non mancava mai farina e patate, venivano mangiati a scottadito attorno al fuoco del camino, spesso in compagnia degli amici confinanti.
La sfoglia è fatta solo con farina e acqua e il ripieno (il compenso) è spesso fatto di patate aromatizzate, o patate e zucca insieme, oppure erbe di campo come le carline.
La carlina (carlina acaulis) è un cardo selvatico che, liberato delle foglie pungenti e dal capolino setoloso, si presenta come un cuore di carciofo ed era cibo ben gradito a coloro che trascorrevano in alta quota le giornate intenti alla custodia del bestiame nel periodo estivo. |
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se ne cuocevano in grandi quantità, quelli che restavano erano buoni, riscaldati, per il giorno successivo. |
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